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La Muffa la Capra il Verme

Ecco, ho fatto una cazzata. Ho chiuso il post precedente con un’anticipazione. Lo so, non è questo l’argomento del post, ma se non lo dico subito poi mi rimane sul gozzo quindi pazientate ancora un secondo.

Allora, dovete sapere che il mio gut feeling non si attiva mai quando sto per fare qualcosa di catastrofico o di incredibilmente stupido. Il Signore mi scampi dall’avere un sesto senso effettivamente utile, per una volta. Eppure, se si tratta di fare qualcosa di praticamente innocuo (ma solo praticamente), qualcosa che ti fa dire “ma sì, cosa vuoi che succeda…”, eccolo lì. Sempre. Naturalmente, dato che non voglio vivere la mia vita ostaggio di minuscole paranoie, cerco di non assecondarlo. E altrettanto naturalmente, il gut feeling ha ragione. Sempre.

Insomma, ho chiuso il post precedente con una piccola anticipazione pensando “dai, tra meno di una settimana sarà tutto pronto, facciamolo”. Il problema è che se poi, per qualsiasi motivo, l’oggetto dell’anticipazione non è pronto e io posto lo stesso (su un altro argomento), finisce che mi sento stronzo. E così mi sono giocato un mese di post. La lezione è questa: niente anticipazioni. Brutte fastidiose scomode cose, fanno far tardi a cena. Adesso veniamo a noi, e cioè a…

La Muffa la Capra il Verme

La Muffa la Capra il Verme è un’avventura introduttiva ambientata nel Dolmenwood, la foresta incantata a tinte weird pubblicata da Necrotic Gnome (un tempo sulle pagine di Wormskin, di Gavin Norman e Greg Gorgonmilk, quando Norman era ancora figo). L’avventura permette di esplorare la tana dimenticata di Chasobrithe, un antico wyrm della bile, apparentemente in letargo da moltissimi anni.

Detto altrimenti, l’avventura espande il capitolo “The Wyrm Cave” (Dolmenwood Campaign Book, hex 1107), ma può essere ambientata in praticamente qualsiasi setting con un po’ di foresta. E ci sono ottimi motivi per inserirla nella vostra campagna, a cominciare dall’incontro casuale con un gruppo di goblin blu che sta cercando di vendere un bambino grasso.

Il direttore esecutivo di tutta la faccenda è l’uomo un tempo noto come Pedro Celeste, arcigno proprietario del blog Arcipelago Celeste (che trovate pure linkato qui sul sito, ma tu guarda) nonché resident expert di Dolmenwood. L’avventura è breve ma molto divertente, quindi credo proprio che ve ne parlerei a prescindere. Ma in realtà ci sono almeno tre (3!) ottimi motivi per darci un’occhiata:

  1. L’avventura è del tutto gratuita, e parliamo di 48 pagine di esoteric shit (mica pizza e fichi)
  2. Ma è anche completamente illustrata dai pennelli e dagli inchiostri arcani di Torquatus Birb, l’unica tra noi a capirci davvero qualcosa
  3. …e dico “noi” perché il sottoscritto ha impaginato, revisionato, disegnato le mappe e in generale svolto tutta una serie di incarichi di nessuna importanza, ma che comunque permettono di averci il nome tra i credits. Sic transit gloria mundi.

La Muffa la Capra il Verme può essere giocata pure come one-shot (con un bel timer, meglio se diegetico), ma secondo me brilla davvero come campaign starter. Soprattutto se i personaggi finiscono per lavorare per il verme.

Per il momento non voglio dire troppo: leggete per conto vostro, se vi va fatemi sapere che ne pensate. Magari potrei fare un post di lettura più dettagliato!

…ma signore, l’ho fatto di nuovo.

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