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A proposito del Dungeon

« Se mi è concesso riferirmi a tempi ormai lontani, è anche l’anniversario del mio arrivo a Esgaroth sul Lago Lungo, in una botte. In quell’occasione dimenticai completamente che era il giorno del mio compleanno. »

Ci siamo: ecco il primo post di questo nuovo angolo del mondo, tirato a lucido con poco ingegno e tanta pazienza—e forse anche una punta di idealismo. Dungeon Keys è già online da qualche tempo, ma oggi può finalmente aprire i battenti. Chi si trovasse qui per caso può trovare la risposta a tutte le sue domande nella sezione About, ma per completezza diciamolo pure qui: Dungeon Keys è (soprattutto) un blog dedicato al gioco di ruolo e d’avventura1.

Ora, intendiamoci. Per chi setaccia la rete in cerca di brutte cose da far apparire nel prossimo esagono di mappa per il gruppo del giovedì sera, il blog è una modalità di organizzazione dei contenuti un po’ del cazzo. In questo è secondo solo ai canali Discord, dove ogni giorno bruciano cento biblioteche di Alessandria. Però qualche pregio ce l’ha, e non sto parlando di categorie, tag o altre trovate da ingegneri. Diciamo che un blog è la suprema forma di organizzazione per autore. Se, per esempio, mi piace portare al tavolo la roba di Pedro, su Arcipelago Celeste troverò tanto materiale che mi interessa in poco tempo.

La stessa cosa vale qui. Dungeon Keys non vuole essere il sindaco di tutti, ma una risorsa per quei giocatori e quei GM—pochi o molti, non ha importanza—la cui immaginazione oscilla all’unisono con la mia. Tutto quello che si trova in queste pagine è offerto liberamente, gratuitamente, senza aspettative di alcun tipo. Usatelo tutto o in parte, modificandolo e riscrivendolo, oppure così com’è. Diavolo, non c’è nemmeno qualcuno che vi obblighi a leggere tutto: saltate pezzi, skippate alla parte che vi interessa. Morte all’autore!

In senso figurato, eh.

Giochi d’avventura

Risale al lontano ottobre 2018 il mio primo tentativo di tenere un blog sul gioco di ruolo. Non un ottimo tentativo, va detto, ma neanche tutto da buttare. Ricordo che uno dei primi post consisteva in un breve elenco di giochi dei quali il blog avrebbe trattato, pure divisi per categoria!

Un tentativo di fare qualcosa di simile, oggi, con l’assurda proliferazione di regolamenti e regolamentucci che abbiamo avuto, è impensabile. Ma pure se l’idea è poco pratica, non la ritengo completamente una cazzata: un elenco di giochi consente al lettore di inquadrare velocemente il blog e capire se qua in mezzo può esserci qualcosa che gli interessa. Può farti capire al volo se io e te abbiamo davvero qualcosa in comune, oppure se sei un porco maledetto che gioca solamente a Trollbabe e Microscope. jk <3

Provo a fare la stessa cosa, quindi, ma con un approccio a cornerstones. Nessuna pretesa di completezza: voglio solo elencare quei giochi che, nella vita del sottoscritto, rappresentano pietre miliari—e che dunque potrebbero comparire, prima o poi, nella vita di questo blog.

Cornerstones

Desktop View
Retrocloni
Old-School Essentials / Labyrinth Lord
Lamentations of the Flame Princess
Dungeon Crawl Classics
Into the Odd
Cairn
Mausritter
NSR??
Knave
the GLOG
Mörk Borg
Troika!
Bastards / Rinascimento 2e
Scrapcat

Presto su Dungeon Keys

Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in: a) appartenenti all’Imperatore, b) imbalsamati, c) ammaestrati, d) lattonzoli, e) sirene, f) favolosi, g) cani randagi, h) inclusi in questa classificazione, i) che s’agitano come pazzi, j) innumerevoli, k) disegnati con un pennello finissimo di peli di cammello, l) eccetera, m) che hanno rotto il vaso, n) che da lontano sembrano mosche.

Un elenco di tutto quello che si potrà trovare sul blog sarebbe abbastanza prematuro. Quando le parole ancora non ci sono, è difficile pure organizzarle: si rischiano tassonomie vertiginose. Nel migliore dei casi, l’elenco dei possibili articoli finirebbe per essere una lunga lista di buoni propositi, con tutti i rischi che ne derivano. Oggi limitiamoci all’essenziale, ad alcune idee tutto sommato ragionevoli.

  • Materiali di gioco. Ogni tanto mi capita di scrivere cose: avventure, regolamenti, pezzetti vari. Ma non succede spesso! Forse la profonda funzione psicologica di questo blog è quella di spingermi a scrivere più roba giocabile, dato che ora ho un posto dove raccogliere e organizzare tutto. Sapere che ogni cosa che scrivo può avere Dungeon Keys come destinazione potrebbe pure costringermi a tenere uno standard più alto. Lo so che è wishful thinking, eh. La maggior parte del tempo la passerò a parlare di…
  • Teoria. Sorry not sorry. Mi piace ragionare sulle dinamiche che si creano quando un gruppo di scemi si ritrova a tirare dadi attorno a un tavolo. Non sono sicuro che il blog sia lo sviluppo più naturale per questi deliri, perché con un interlocutore mi riescono meglio. Staremo a vedere.
  • Hub di gioco. C’ho Saturno contro e mi va di giocare di più. Non è vero, non so niente di astrologia, ma so che in questa fase della mia vita ho tempo per farlo un po’ più spesso e abbastanza faccia da culo da poter fare vocine in presenza di perfetti sconosciuti. Vorrei che il blog diventasse una sorta di hub centrale in grado di raccogliere tutte le informazioni per le mie campagne, dal vivo e online. E magari organizzare una campagna West Marches.
  • Traduzioni. Di norma, uno dovrebbe semplicemente destreggiarsi un po’ con l’inglese o saper usare un traduttore automatico. Però in fin dei conti sticazzi: questa è una passione, un hobby, a me piace anche l’idea che un ragazzino possa fruire delle stesse cose che piacciono a me senza stare col dizionario in mano. E c’è anche un altro aspetto: dietro la domanda “cosa portiamo in Italia?” ci sono spesso logiche di mercato che a me interessano poco.
  • Lettura critica. Dovete sapere che le recensioni, come format orientato all’acquisto di un prodotto da parte di un consumatore, mi stanno davvero tanto (ma tanto) sul culo. Potrei evitare di leggere i contenuti altrui sul blog… però ho pensato che questo potrebbe aiutarmi a risolvere un mio problema. Nella vita leggo tanto, ma troppo in fretta. Leggo in modo superficiale e poi non mi ricordo mai niente. Leggere qualcosa con l’intenzione di esprimere un parere potrebbe farmela leggere meglio. Vale la pena fare qualche tentativo.
  • Moodboard. Forse un giorno sarò in grado di curare la parte grafica di qualcosa in maniera competente. Fino ad allora, costruiamo un’intera estetica un post di inspo alla volta.
  • Wargaming e miniature. L’altra parte dell’hobby: quella fatta di plastica, acrilici, sangue, disperazione. Lo metto all’ultimo posto deliberatamente: se ne riparlerà fra qualche tempo.

Note

  1. Possiamo pure dire OSR che altrimenti Google si offende, ma le specifiche dell’old school renaissance-revival-revolution-revelation-rannygazoo lasciamole per un’altra volta. 

Questo post è sotto licenza CC BY 4.0 a nome dell'autore.